Trattamento per l' alluce valgo
L'alluce valgo è una patologia comune soprattutto nel sesso femminile anche se non mancano casi maschili. La deviazione in valgo del primo metatarso comporta, oltre che un difetto estetico, un problema di tipo funzionale in grado di compromettere la normale deambulazione.I motivi per i quali la donna si reca dall'ortopedico generalmente sono per il dolore che impedisce le normali attività quotidiane.Il medico farà diagnosi di alluce valgo semplicemente guardando i piedi e comunque richiederà una radiografia per certificare con le immagini la deviazione del primo metatarso. A volte, oltre all'alluce deviato, possono coesistere altre situazioni patologiche a carico di altre dita del piede come per esempio il secondo dito addotto o il terzo,oppure il terzo dito sottoposto, oppure ancora l'associazione del dito a martello(secondo,terzo più frequentemente).In questi casi il medico prescriverà l'intervento correttivo sia per l'alluce che per le altre unità interessate.
Tra i vari tipi di intervento per alluce valgo ricordiamo il metodo Boesch ed Austin.In tutte e due i casi il primo metatarso viene "tagliato" e "raddrizzato" venendo posizionato in varo;la posizione conseguente al taglio viene mantenuta apponendo un filo metallico chiamato di kirschner all'interno dell'osso che fuoriesce sulla parte laterale dell'alluce a livello cutaneo per il metodo boesch, mentre per il metodo Austin la frattura artificiale del primo metatarso viene sintetizzata con una vite riassorbibile che garantisce la corretta posizione dell'alluce.
Quando la paziente si è decisa a sottoporsi all'intervento chirurgico viene organizzato il prericovero ed il ricovero che generalmente consiste in un day hospital o al massimo in una notte di degenza.
Dopo l'intervento,passato l'effetto della anestesia(peridurale o spinale), la paziente può già alzarsi con le dovute cautele utilizzando una scarpa apposita che consente di appoggiare e scaricare il peso del corpo sul calcagno preservando le strutture interessate dall'intervento.Questa scarpa viene chiamata Talus o Valgus ed è composta da due o più velcri che si agganciano sul collo del piede,da un tacco ben alto e dalla mancanza di contatto con il terreno nella parte anteriore e inferiore( vedi figura)in alto.Le stampelle sono necessarie per dare sicurezza alla donna appena operata perchè in caso di dolore può far affidamento ai due bastoni.La deambulazione con questa scarpa avviene in modo particolare perchè il passo deve avvenire come una marcia impedendo così alle dita di flettersi. La durata di utilizzo di questa scarpa varia dalle quattro alle cinque settimane e va abbandonata solo dopo parere del medico ortopedico.Durante questo periodo le medicazioni devono essere svolte con regolarità e particolare attenzione deve essere posta al filo di kirschner se presente. Deve essere ben protetto da garze e imbottito per prevenire l'eventuale rimozione prematura ed incidentale.Al termine,dopo 4-6 settimane dall'intervento, indicato dal medico si esegue una radiografia di controllo e ambulatorialmente viene rimosso il filo di kirschner senza bisogno di anestesia in quanto non è doloroso contrariamente a ciò che pensa la paziente quando si reca dal medico in questa fase.Alcuni ortopedici succesivamente alla rimozione del filo di K possono consigliare l'abbandono della scarpa Talus e l'utilizzo di un divaricatore per alluce valgo unitamente all'utilizzo di una scarpa a pianta larga comoda.Sono sconsigliate le scarpe a"punta" perchè potrebbero causare la recidiva di alluce valgo.
Da questo momento in poi la paziente è libera di usare calzature comode e idoneee ,abbandona definitivamente le stampelle e prosegue la propria vita. La riabilitazione di solito non serve e trova indicazione solo nei casi in cui permanga uno stato di rigidità dell'alluce.L'intervento ha così risolto un problema fisico e funzionale e normalmente è definitivo tranne rari casi in cui compaiono delle recidive.