Storia dei bendaggi funzionali

Breve storia sulla nascita dei bendaggi funzionali o taping

Con questa breve guida si potrà conoscere una descrizione della nascita dei bendaggi funzionali e dell'applicazione nel campo delle attività sportive .Le lesioni dell'apparato di locomozione hanno interessato fin dall'inizio l'attività del medico le cui origini risalgono agli albori della medicina. E' noto che i gladiatori dell'antica Roma usavano utilizzare delle fasciature come prevenzione delle lesioni. Nel 1787 Lorenz Heisters(nel libro de il manuale delle lesioni da fasciare)  spiegava che nelle distorsioni delle mani e del braccio i pazienti dovessero essere avvisati di muovere delicatamente l'arto distorto poiché una rigidità dei tessuti è spesso causata dall'eccessivo riposo o dalla fasciatura troppo stretta. Le condizioni dell'immobilizzazione erano conosciute ma mancava ancora il supporto di materiali  appropriato in grado di garantire le giuste performance applicative. Nel 1897 fu inventata la prima fascia elastica che sarà poi utilizzata per eseguire tutte le fasciature fino ai tempi nostri.
In ambito sportivo i bendaggi appena sviluppati sembravano essere adatti per due importanti campi di applicazione:
1) profilassi
2) terapia
La profilassi consisteva nel tentativo di proteggere le strutture già lese o insufficienti, riducendo al minimo il rischio di danni senza influenzare il movimento.
La terapia consisteva nel rendere attiva la parte lesa precocemente riducendone il tempo di guarigione.
Si osservò ben presto che alcuni materiali ,così come la tecnica di bendaggio, mostravano dei difetti nella pratica sportiva con eccessiva sollecitazione poiché non erano originariamente previsti per quegli scopi. Sulla base di quelle esperienze ,furono sviluppate nuove tecniche comunemente chiamate di TAPING  o bendaggio funzionale.
Fu sviluppato anche un nuovo materiale specifico che viene continuamente adattato in funzione delle richieste specifiche.Oggi il materiale di alto livello ed appropriato per il bendaggio funzionale rappresenta la condizione essenziale per la buona riuscita terapeutica/riabilitativa dello stesso.

La funzione del taping o bendaggio funzionale:

Esso rappresenta il trattamento per la prevenzione e la terapia delle alterazioni dell'apparato locomotore e che si è dimostrato valido nella pratica di molti anni ed è ben documentato da molti studi. La tecnica del bendaggio si basa sulla conoscenza dell'anatomia delle ossa (composta da tante leve) e muscolo-tendinea e la si esegue utilizzando bendaggi adesivi .Il bendaggio funzionale protegge, sostiene e scarica in modo selettivo le parti di unità funzionale, guida i movimenti, permette le sollecitazioni funzionali ed impedisce i movimenti estremi.

"Il bendaggio funzionale ...protegge". Per esempio negli esiti  di lesioni capsulo-legamentose o in presenza di strutture non adeguatamente resistenti.

 ".. in maniera selettiva…". Un bendaggio funzionale può essere distinto dalla maggior parte degli altri trattamenti ,in cui una intera unità funzionale è coperta o totalmente immobilizzata ,per la sistematica immobilizzazione della sola struttura lesa mentre tutte le altre funzioni sono mantenute il più possibile.
 ".... sostiene e scarica….".Il bendaggio funzionale non sostituisce l'immobilizzazione totale, ma è indicato in tutti quei casi l'entità delle lesioni non necessita lo totale immobilità della parte. Scarica queste strutture attraverso l'uso di briglie che seguendo il decorso dei legamenti, dei tendini e dei muscoli accorciano l'unità muscolo-tendinea. Esse vengono sostenute da briglie anelastiche.

"...… guida i movimenti…".Impedisce i movimenti estremi…".E' possibile guidare i movimenti delle articolazioni e/o limitare l'estensione dei movimenti possibili tramite bendaggi funzionali specifici. Lo scopo è di bloccare sistematicamente solo il movimento che ha causato il trauma o che potrebbe condurre a un nuovo traumatismo mentre le parti non coinvolte rimangono il più possibile inalterate.
"... permette le sollecitazioni funzionali….".Il movimento come prerequisito per il buon nutrimento dei tessuti come la capsula, i legamenti, i tendini e la cartilagine, che hanno una scarsa o assente vascolarizzazione , è sempre mantenuto dal bendaggio funzionale ,nell'ambito dell'estensione di un movimento indolore. Si creano così le condizioni migliori per una rapida guarigione, senza gli svantaggi dell'immobilizzazione totale.

Risultato:

Il risultato di una tecnica di bendaggio funzionale eseguita convenientemente e correttamente è:Massima stabilità con mobilità guidata.


In questa immagine si vede chiaramente  come dopo l'applicazione di un bendaggio funzionale in seguito ad una distrazione dei legamenti della caviglia ,utilizzando dei nastri leukotape anelastico che seguono il decorso di tendini e muscoli ,si riduce debolmente l'escursione del movimento della caviglia in estensione e flessione e in maniera più evidente la pronosupinazione plantare.Il limitare la pronosupinazione permette alla caviglia di essere più stabile e resistente ad ulteriori fenomeni distorsivi, mentre la camminata risulta pressocchè invariata rispetto alla normale condizione  senza bendaggio.

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