L'ematocrito indica il volume che occupano i globuli rossi in 100 cc di sangue. In condizioni normali il valore ematocrito è 47% per l'uomo e 42% per la donna. Questo significa che i globuli rossi occupano 47 o 42 parti su 100 parti di sangue; riportando poi questo valore alla massa totale di sangue circolante: su 5 litri di sangue vi sono circa 2 litri di globuli rossi.
Il valore ematocrito si determina centrifugando a forte velocità un campione di sangue venoso (prelevato di solito da una vena del braccio come la cefalica o la basilica) reso incoagulabile con un additivo "EDTA" presente all'interno della provetta per emocromo, e posto in una provetta graduata da 1 a 100 (tubo ematocrito); con la centrifugazione si separano nel sangue due parti(il suffisso -critico indica infatti separazione): una inferiore, di colore rosso costituita da eritrociti, e una superiore, di colore giallo ,rappresentata dal plasma.
Il valore percentuale dei globuli rossi si legge direttamente sulla provetta. Se il sangue presenta un forte aumento numerico di globuli bianchi(come si verifica ad esempio in certe leucemie), tra le due frazioni principali può esser presente uno strato biancastro costituito da leucociti e piastrine.
Il valore ematocrito fornisce un'indicazione preziosa sulla massa degli eritrociti circolanti.I risultati ottenuti con l'ematocrito e con il conteggio corrispondono solo se i globuli rossi sono di volume normali: infatti se gli eritrociti sono più piccoli del normale( come nell'anemia da carenza di ferro o di vitamina B6) la riduzione del valore ematocrito è maggiore della diminuzione numerica ottenuta con il conteggio. Al contrario ,se i globuli rossi sono più grandi della norma(come nella anemia da carenza di vitamina B12 o di acido folico) la diminuzione numerica supera la riduzione del valore numerico.
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| Provette graduate per la determinazione della parte corpuscolata da un campione di sangue reso incoagulabile dopo un prelievo venoso con EDTA |
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